Alessandro, Angela e Grazia: tre storie dal Tempo di Qualità

April 24, 2025

Alessandro, Angela e Grazia: tre storie dal Tempo di Qualità

Un'iniziativa che apre spazi per rigenerarsi, connettersi e riscoprire il tempo personale anche durante la vita lavorativa.

Tempo di qualita

Cultura Aziendale

Innovative Humans

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Dopo aver approfondito con Margherita Bertoldi, la nostra Brand Ambassador, il significato del Tempo di Qualità nel suo recente articolo, torniamo sul tema attraverso le voci di chi lo vive in prima persona: Alessandro Spaziani (gruppo Regolatorio), Grazia de Mitri (gruppo M&E) e Angela Pedico (della nostra CRO). Le loro esperienze diverse ma complementari mostrano come queste 20 ore annuali retribuite possano trasformarsi in uno strumento concreto di benessere.

In JSB Solutions crediamo che la crescita personale non debba restare ai margini della vita lavorativa. Questa iniziativa nasce proprio da tale convinzione: dare spazio alla persona, prima ancora che al professionista. E quando ciò accade, cambia il modo in cui viviamo anche la nostra quotidianità in azienda.

Una pausa rigenerativa che fa bene alla mente

Alessandro racconta: "Mi sono trovato in un blocco creativo durante un progetto complesso. Ho usato due ore per uscire, visitare una mostra su Salvador Dalì a Roma. Questa esperienza ha aperto spazi nuovi nella mente permettendomi di vedere le cose in maniera diversa e, al mio ritorno, ho ritrovato subito la chiarezza necessaria per risolvere il problema".

Anche Angela ha colto questa opportunità per seguire una passione: un concerto fuori città, possibile proprio grazie a questo programma aziendale. "È come se le ore guadagnassero valore, senza togliere spazio alla vita privata".

In un mondo dove le pause vere sono sempre più rare, disporre di un intervallo strutturato e riconosciuto per "staccare" può fare la differenza. Non è solo una questione di svago, ma di benessere cognitivo ed emotivo. Questi momenti ritagliati all'interno delle giornate lavorative aiutano a sviluppare nuove connessioni mentali, stimolano la creatività e riducono lo stress. Rappresentano una forma di prevenzione, non solo un premio.

Ore riconosciute, non solo concesse

Grazia, appassionata di canto, spiega: "Attività già radicate nella mia quotidianità, come quelle legate al mio coro, le avrei portate avanti comunque. Ma andare a una mostra o fare una passeggiata nella natura probabilmente no perché non ne avrei avuto il tempo. Grazie a questa iniziativa ho trovato spazio per esperienze che altrimenti avrei continuato a rimandare, scoprendo anche piaceri inattesi". La differenza sostanziale non sta nella mera disponibilità di ore, ma nel riconoscimento formale di questi momenti come parte integrante della vita professionale.

Come racconta anche Angela: "Con il Tempo di Qualità, non devo 'rubare' spazio al weekend o alla famiglia". Spesso le attività culturali o ricreative richiedono organizzazione, spostamenti, magari anche semplici atti di volontà che risultano faticosi alla fine di una giornata lavorativa. La disponibilità di uno spazio garantito rende queste esperienze accessibili, piacevoli, e pienamente vissute.

Quando un'organizzazione legittima l'investimento in crescita personale, sta comunicando ai suoi collaboratori: "Quello che sei fuori dal lavoro ha valore anche qui dentro". È una visione che fa cultura e alimenta fiducia.

Connessioni che vanno oltre la scrivania

Alessandro ha condiviso il suo Tempo di Qualità con Raffaella, collega della nostra CRO: "È stato bello scoprire una passione in comune. Questa esperienza, vissuta fuori dal contesto quotidiano, ha reso il nostro rapporto più autentico, anche sul piano personale". Il tipo di amicizia che si crea in questi contesti rende più piacevole anche collaborare in ufficio.

Angela riflette sul valore di questa dimensione: "Condividere le proprie passioni con i colleghi arricchisce le relazioni professionali, costruendo connessioni autentiche basate su interessi che vanno oltre il contesto lavorativo".

Grazia incoraggia tutti a usare queste ore anche in compagnia, ricordando con piacere il Tempo di Qualità condiviso due anni fa con la collega Francesca del team M&E. "Abbiamo visitato l'Oasi WWF dei Ghirardi", racconta, "trascorrendo una giornata nella natura caratterizzata da profonda armonia e connessione autentica".

La qualità del lavoro di un gruppo è spesso proporzionale alla profondità dei legami interpersonali. Queste connessioni significative si sviluppano primariamente attraverso esperienze condivise al di fuori dei contesti formali. In questo senso, il programma funge anche da catalizzatore di relazioni autentiche.

Molti colleghi raccontano di aver condiviso visite culturali, attività all'aperto, corsi di formazione o momenti di volontariato. Alcuni team hanno deciso di utilizzare questi spazi in gruppo, rafforzando la coesione e creando nuovi legami.

Un valore che va oltre il benefit

Il Tempo di Qualità include anche la possibilità di svolgere attività di volontariato, come ricordato nel nostro recente contributo dedicato alle malattie rare. Un modo per restituire valore alla comunità e rafforzare il legame con l'azienda.

Dalle loro testimonianze emergono dimensioni fondamentali:

  • - In primo luogo, il benessere personale, per ricaricare corpo e mente
  • - Altrettanto significativo è l'aspetto delle relazioni umane, che diventano più autentiche
  • - Come dimensione trasformativa, la crescita personale e professionale, dove l'acquisizione di nuove prospettive, competenze e sensibilità culturali si traduce in maggiore motivazione lavorativa e migliori performance, creando un circolo virtuoso tra sviluppo individuale e contributo all'organizzazione

Ma non solo. Si aggiunge un quarto valore: quello esplorativo. Come osserva Grazia, "ci sono attività che magari non ti aspetti, le fai perché hai queste ore a disposizione e poi ti sorprendono. Scopri qualcosa che non avresti immaginato potesse rivelarsi tanto gradevole e appagante".

Questa dimensione trasforma l'iniziativa anche in un'occasione di scoperta personale, capace di generare nuovi interessi, abitudini e percorsi di crescita.

E domani?

Come possiamo rendere questa proposta sempre più accessibile, anche per chi lavora da remoto? Come trasformare queste 20 ore da semplice opportunità a pratica consolidata nella vita professionale?

Nei prossimi articoli esploreremo queste sfide attraverso le prospettive dei nostri manager, raccogliendo anche la loro visione strategica sul valore di questa iniziativa per l'intera organizzazione.

Perché se c'è una certezza emersa fin qui, è che il tempo dedicato alla crescita personale non è un lusso: è un investimento che si moltiplica quando viene condiviso e integrato nella cultura aziendale.

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